Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Gio Ott 04, 2012 11:37 pm
F/A 18E SUPERHORNET
Ciao a tutti, dopo parecchio tempo, vi posto i primi risultati del nuovissimo WIP sul "Super Calabrone " della Trumpeter nella versione avanzata F/A 18E.
Al momento, ho assemblato il sedile eiettabile completo di cinture di sicurezza e stencils forniti dalla Eduard, le pannellature laterali, il cruscotto centrale che ho cercato didettagliare maggiormente completando con film trasparente, per ricreare i vetrini sugli orologi fotoincisi.
Infine ho predisposto le cavetterie di innesto al joystik ed ho completato il rivestimento del pozzetto posteriore con le fotoincisioni..
Al momento, ho assemblato il sedile eiettabile completo di cinture di sicurezza e stencils forniti dalla Eduard, le pannellature laterali, il cruscotto centrale che ho cercato didettagliare maggiormente completando con film trasparente, per ricreare i vetrini sugli orologi fotoincisi.
Infine ho predisposto le cavetterie di innesto al joystik ed ho completato il rivestimento del pozzetto posteriore con le fotoincisioni..
Qui di seguito, i links diretti alle seguenti gallerie:
Super Hornet WIP:
https://s1206.photobucket.com/albums/bb456/carthago11/Superhornet/SuperHornet_WIP/?albumview=slideshow
Super Hornet Kit:
https://s1206.photobucket.com/albums/bb456/carthago11/Superhornet/?albumview=slideshow
Super Hornet Aftermarkets:
https://s1206.photobucket.com/albums/bb456/carthago11/Superhornet/SuperHornet_Aftermarkets/?albumview=slideshow
Per il momento è tutto ma voi restate sintonizzati perchè l'avventura continua e come sempre, Buonissimo modellismo a tutti.
per maggiori info & pics please visit my website
aquatarkus10
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Dom Ott 28, 2012 8:05 pm
Salve a tutti.
Eccomi qua con un importante aggiornamento del progetto.
Finalmente, grazie alla novità introdotta proprio in questo mese da DXM DEcals, ho deciso con quale cam rifinire il modello : USN F/A-18E Super Hornet VFA137 Kestrels CAG digital cam. eccovi alcune immagini: F18E Kestrels 1, F18E Kestrels 2
Si tratta di un set molto particolare composto da cinque fogli curati dalla Cartograf.
Avendo in programma di autocostruire il corpo del cannone Vulcan , sono in attesa di ricevere il modello M61 A1 Vulcan ( six barrels rotary 20 mm cannon ) realizzato dalla Master così come anche il Refueling Probe.
Infine, e qui siamo purtroppo alle note dolenti, ho realizzato che dovrò lavorare parecchio sul rifacimento integrale dei pannelli di chiusura dei vani motore ( al momento non so ancora quale se dx o sx ) in quanto il modello del trombettista cinese, ha previsto una chiusura differente rispetto al modello originale.
Per meglio comprendere il lavoro che mi attende, vi posto la seguente immagine dove ho marcato in sovraimpressione sull'originale, la chiusura del modello in scala.
(immagine pubblicata al solo scopo illustrativo della discussione)
Al momento, sto predisponendo e dettagliando i due propulsori GE F 414 e qui trovate il link diretto alla gallery
Per il momento, è tutto e come sempre vi saluto augurando Buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Per ulteriori news e commenti, entra nel sito
Eccomi qua con un importante aggiornamento del progetto.
Finalmente, grazie alla novità introdotta proprio in questo mese da DXM DEcals, ho deciso con quale cam rifinire il modello : USN F/A-18E Super Hornet VFA137 Kestrels CAG digital cam. eccovi alcune immagini: F18E Kestrels 1, F18E Kestrels 2
Si tratta di un set molto particolare composto da cinque fogli curati dalla Cartograf.
Avendo in programma di autocostruire il corpo del cannone Vulcan , sono in attesa di ricevere il modello M61 A1 Vulcan ( six barrels rotary 20 mm cannon ) realizzato dalla Master così come anche il Refueling Probe.
Infine, e qui siamo purtroppo alle note dolenti, ho realizzato che dovrò lavorare parecchio sul rifacimento integrale dei pannelli di chiusura dei vani motore ( al momento non so ancora quale se dx o sx ) in quanto il modello del trombettista cinese, ha previsto una chiusura differente rispetto al modello originale.
Per meglio comprendere il lavoro che mi attende, vi posto la seguente immagine dove ho marcato in sovraimpressione sull'originale, la chiusura del modello in scala.
(immagine pubblicata al solo scopo illustrativo della discussione)
Al momento, sto predisponendo e dettagliando i due propulsori GE F 414 e qui trovate il link diretto alla gallery
Per il momento, è tutto e come sempre vi saluto augurando Buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Per ulteriori news e commenti, entra nel sito
- OspiteOspite
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Sab Nov 03, 2012 9:24 am
Ciao Giorgio,
su questo modello mi sembra tu abbia fatto una scelta ben precisa nell'uso delle fotoincisioni, magari anche solo perché le resina scarseggiano. In ogni caso, come sempre accade, alla fine dei lavori mi piacerebbe avere la tua opinione sull'utilizzo di questo tipo di accessori.
Mi spiego meglio: molte volte capita che chi produce le fotoincisioni ecceda nella riproduzione di particolari che alla fine possono apparire inesorabilmente piatti oppure realizzi pezzi talmente piccoli da risultare, agli effetti pratici, inutilizzabili. Quello che conta alla fine è il bilancio complessivo magari in relazione alla spesa.
Intanto buon lavoro.
microciccio
su questo modello mi sembra tu abbia fatto una scelta ben precisa nell'uso delle fotoincisioni, magari anche solo perché le resina scarseggiano. In ogni caso, come sempre accade, alla fine dei lavori mi piacerebbe avere la tua opinione sull'utilizzo di questo tipo di accessori.
Mi spiego meglio: molte volte capita che chi produce le fotoincisioni ecceda nella riproduzione di particolari che alla fine possono apparire inesorabilmente piatti oppure realizzi pezzi talmente piccoli da risultare, agli effetti pratici, inutilizzabili. Quello che conta alla fine è il bilancio complessivo magari in relazione alla spesa.
Intanto buon lavoro.
microciccio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Lun Nov 05, 2012 12:59 pm
microciccio ha scritto:Ciao Giorgio,
su questo modello mi sembra tu abbia fatto una scelta ben precisa nell'uso delle fotoincisioni, magari anche solo perché le resina scarseggiano. In ogni caso, come sempre accade, alla fine dei lavori mi piacerebbe avere la tua opinione sull'utilizzo di questo tipo di accessori.
Mi spiego meglio: molte volte capita che chi produce le fotoincisioni ecceda nella riproduzione di particolari che alla fine possono apparire inesorabilmente piatti oppure realizzi pezzi talmente piccoli da risultare, agli effetti pratici, inutilizzabili. Quello che conta alla fine è il bilancio complessivo magari in relazione alla spesa.
Intanto buon lavoro.
microciccio
Ciao Paolo,
intanto ti ringrazio per i commenti e l'interesse che hai manifestato anche su Modelingtime per questo nuovo lavoro.
Le tue considerazioni in ordine alle pe, sono corrette e confermo dunque le tue deduzioni.
Resta tuttavia da considerare una serie di circostanze che a volte, ci costringono ( per così dire ) ad attuare delle precise scelte vuoi per irreperibilità di alternative più convincenti o, se esistenti, proposte a prezzi non convenienti.
Premesso che su un modello come questo il dettaglio diventa quasi un imperativo, pena, viene scambiato per un giocattolone pure senza luci intermittenti e sibili incorporati, e d'altra parte, risultando fuori discussione (almeno per il sottoscritto ) la previsione di un duplice acquisto di set in resina ed uno in pe ( per costi al limite della decenza e budget sempre più ridotto ) avrei dovuto scegliere nello specifico, fra il set di resine veramente completo, proposto dalla SuperBug Models americana ad un prezzo stimato di circa 180/190 dollari (compresa la spedizione),e quello in pe proposto da Eduard in pe, più o meno di pari valore economico.
Vediamo allora insieme, il perchè della scelta delle pe.
Il primo ragionamento, è stato quello di propendere per il set di resine ( che però è risultato disponibile solo da pochissimo mentre il modello è stato iniziato già dal mese di luglio 2012 ) e perchè prevedeva tra gli altri, anche la correzione dello spin, i canali di aspirazione già dipinti in bianco e senza giunture, le ventole già ritagliate, insomma dei plus sicuramente degni di nota ma che è stato poi soppiantato da quello in pe di Eduard in considerazione delle mie effettive esigenze ed aspettative fotomodellistiche sul risultato finale.
In particolare ho notato che, il modello di base, fornisce la possibilità di tenere aperti diversi pannelli importanti ( v. Radar, avionica, refueling probe ) e la Eduard, devo dire intelligentemente e con competenza aziendale, ha proposto neanche a dirlo, le pe dedicate proprio a queste parti (aperte) per non tacere su quelle ovvie, relative al pit, cinture, tettuccio, pannello comandi già predipinto ed autoadesivo e seggiolino corredato da uno splendido canvas ed ottimi stencils.
Le stesse prese d'aria delle turbine superiori ed inferiori sono curate in maniera professionale, la parte molto complessa del copricarrello anteriore completamente aperta a finestre con tanto di prese d'aria, insomma la lista è interminabile e dunque anche se, alcune pe, non le metterò mai perchè non faccio l'orologiaio di professione e le cavetterie, come puoi notare sul propulsore GE 410-Ge-400 che ho appena ultimato, me le autocostruisco perchè quelle di Eduard sono effettivamente piatte, non ho dubbi nè rimpianti sulla scelta operata e sull'utilizzo di questi formidabili accessori soprattutto in vista delle modifiche che intendo apportare al modello.
Queste, sono naturalmente considerazioni personali, come tu stesso hai giustamente fatto notare, sono scelte, giuste o sbagliate chissà, lo potremo dire solo a lavoro ultimato e soprattutto lo potrà dire chi dall'esterno, valuterà il lavoro per quello che appare alla luce delle effettive risultanze.
Che poi le case produttrici di pe ( ma anche di resine, che sempre più spesso uniscono pe e viceversa ) ti vendono pezzi inutili perchè microscopici o piatti, è chiaro che in quel ragionamento, ti lasci alle spalle il mondo del modellismo statico per entrare in quello del business ed allora ti accorgi che il primo strizza l'occhio al secondo ma questa, si sa, è tutta un'altra storia come dire : "una mano lava l'altra e tutte e due lavano la faccia"
Con piacere
Giorgio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Lun Feb 04, 2013 10:45 pm
Ciao a tutti,
dopo i bagordi natalizi, i fuochi d'inizio anno ho tirato fuori dal cassetto, il vecchio Horny e mi son messo di buona lena guardate qui che roba, buchi, fori, tagli e chi più ne ha più ne metta: scherzi a parte, ho dovuto in effetti preparare il modello ai rivestimenti programmati e previsti dalle nimerose fotoincisioni Eduard.
Inoltre, volendo far vedere il turbofan GE 404,devo preparare e rivestire ( scratch alla grande) tutti i vani con le relative costolature, rivetti e punzoni sollevati sul bordo d'attacco.
Non ditemi nulla so già tutto ma son piuttosto famoso per riuscire da solo a farmi del male.
Per rendermi la vita meno amara e sfogare i miei tormenti modellistici, ho preparato intanto il vano portacarrello anteriore, assemblato il cannone Vulcan M61A a sei canne rotanti ed il radar APG 79 + AESA.
Per vedere la galleria WIP integrale premi il link. https://s1206.photobucket.com/albums/bb456/carthago11/Superhornet/SuperHornet_WIP/
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
- OspiteOspite
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Ven Feb 08, 2013 7:36 pm
Ciao Giorgio,aquatarkus10 ha scritto:...Ciao Paolo,
intanto ti ringrazio per i commenti e l'interesse che hai manifestato anche su Modelingtime per questo nuovo lavoro....
grazie a te per la risposta, anzi, mi scuso per l'estremo ritardo nella risposta.
Nel frattempo hai portato avanti le interiora del Super Bug, bel lavoro.
microciccio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Mer Feb 13, 2013 10:18 am
Ciao Paolo.
Grazie a te per la cortese visita. Non ti preoccupare dei ritardi nelle risposte. Siamo tutti presi dalle nostre quotidianità.
Il super calabrone mi sta richiedendo più tempo del previsto acc.....
A proposito, hai dato un'occhiata al PV-1 Ventura? Ho introdotto una news (per il sottoscritto) : il supporto del Metal Foil ( altrimenti conosciuto come alluminio da cucina ).
Sarei contento di poter aprire una discussione, ci terrei molto ad avere una tua opinione. Grazie in anticipo ed un salutone.
Giorgio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Mar Set 17, 2013 2:34 pm
Salve a tutti.
Con molta calma, mi accingo finalmente ad aggiornare questo importantissimo wip.
Purtroppo le scuse sono una bella cosa ma la realtà dei fatti batte il cinque e vince. Chiedo vegna per il ritardo inaccettabile ma ora cercherò di porre rimedio fornendo tutti i dettagli rimasti orfani di discussione comunque sia.
Ed ecco qua:
a proposito del cannone rotante a sei canne Vulcan M61A
immagine pubblicata solo ed esclusivamente a scopo illustrativo e riferimento
Qui propongo invece una carellata del modello autocostruito partendo dal superbo set proposto dalla mitica AirMaster in scala 1/32:
Il drum ed il montante, gli ingranaggi di scorrimento del nastro e lo stesso nastro, sono stati interamente autocostruiti .
ecco come si presenta dopo l'inserimento nel comparto del SuperBug, tra l'altro in questa immagine, si può notare anche il lavoro di predisposizione e dettaglio della sonda di rifornimento "aperta":
un'immagine che rappresenta il comparto radar ed il Vulcan M61/A durante la fase d'inserimento nell'apposito comparto.
qui si può notare il Vulcan M61/A completamente alloggiato nel proprio vano ed inserito correttamente ( in perfetta misura)
Particolare del dettaglio sul carrello di prua ( modificato ed in parte autocostruito) e del vano (aperto pure autocostruito) di riarmo
Passando invece agli exhaust del GE 414 Turbofan, si evidenzia la copertura approntata nell'imminente sostituzione dei terminali del kit, con quelli realizzati in resina e super dettaglio dalla AIRES:
copertura del terminale di scarico
ed ecco come si presentano ora i terminali riveduti e corretti:
Dopo aver autocostruito il vano motore "open" e le relative pannellature di chiusura, munite di costolatura, rivettatura ed agganci oltre che le bullonature di chiusura ad ispezione e le centine di contenimento, dipinte e lucidate e dettagliate dei vari cavi ecco come si presenta ora il comparto propulsore del SuperBug:
particolare delle ventole anteriori realizzate senza soluzione di continuità.
Qui propongo alcuni scatti di come si presenta ora il modello dopo una prima mano di leggera verniciatura (primer & preshading):
Sostituzione delle ventole ECS con il set QuickBoost corretti:
Costruzione delle luci di navigazione sub alari del tutto assenti:
Ed ora, l'ultimo aggiornamento ovvero lo stato attuale con il modello ormai quasi interamente assemblato ed in compagnia del mitico serbatoio per rifornire altri velivoli: il "Buddy" tank refueling:
illustrazione solo ed esclusivamente a scopo di discussione e riferimento
Con tutto questo materiale, credo di aver aggiornato il wip e per il momento è quanto.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Aquatarkus10
Con molta calma, mi accingo finalmente ad aggiornare questo importantissimo wip.
Purtroppo le scuse sono una bella cosa ma la realtà dei fatti batte il cinque e vince. Chiedo vegna per il ritardo inaccettabile ma ora cercherò di porre rimedio fornendo tutti i dettagli rimasti orfani di discussione comunque sia.
Ed ecco qua:
a proposito del cannone rotante a sei canne Vulcan M61A
immagine pubblicata solo ed esclusivamente a scopo illustrativo e riferimento
Qui propongo invece una carellata del modello autocostruito partendo dal superbo set proposto dalla mitica AirMaster in scala 1/32:
Il drum ed il montante, gli ingranaggi di scorrimento del nastro e lo stesso nastro, sono stati interamente autocostruiti .
ecco come si presenta dopo l'inserimento nel comparto del SuperBug, tra l'altro in questa immagine, si può notare anche il lavoro di predisposizione e dettaglio della sonda di rifornimento "aperta":
un'immagine che rappresenta il comparto radar ed il Vulcan M61/A durante la fase d'inserimento nell'apposito comparto.
qui si può notare il Vulcan M61/A completamente alloggiato nel proprio vano ed inserito correttamente ( in perfetta misura)
Particolare del dettaglio sul carrello di prua ( modificato ed in parte autocostruito) e del vano (aperto pure autocostruito) di riarmo
Passando invece agli exhaust del GE 414 Turbofan, si evidenzia la copertura approntata nell'imminente sostituzione dei terminali del kit, con quelli realizzati in resina e super dettaglio dalla AIRES:
copertura del terminale di scarico
ed ecco come si presentano ora i terminali riveduti e corretti:
Dopo aver autocostruito il vano motore "open" e le relative pannellature di chiusura, munite di costolatura, rivettatura ed agganci oltre che le bullonature di chiusura ad ispezione e le centine di contenimento, dipinte e lucidate e dettagliate dei vari cavi ecco come si presenta ora il comparto propulsore del SuperBug:
particolare delle ventole anteriori realizzate senza soluzione di continuità.
Qui propongo alcuni scatti di come si presenta ora il modello dopo una prima mano di leggera verniciatura (primer & preshading):
Sostituzione delle ventole ECS con il set QuickBoost corretti:
Costruzione delle luci di navigazione sub alari del tutto assenti:
Ed ora, l'ultimo aggiornamento ovvero lo stato attuale con il modello ormai quasi interamente assemblato ed in compagnia del mitico serbatoio per rifornire altri velivoli: il "Buddy" tank refueling:
illustrazione solo ed esclusivamente a scopo di discussione e riferimento
Con tutto questo materiale, credo di aver aggiornato il wip e per il momento è quanto.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Aquatarkus10
- OspiteOspite
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Mar Set 17, 2013 6:28 pm
Ciao Giorgio,aquatarkus10 ha scritto:... cannone rotante a sei canne Vulcan M61A
... superbo set proposto dalla mitica AirMaster in scala 1/32...
letto il tuo commento credo si tratti di un accessorio notevole, confermi? Si lascia montare con tranquillità oppure richiede qualche particolare malizia?
Grazie e buona serata.
microciccio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Mar Set 17, 2013 9:29 pm
Lo è stai tranquillo! Confermo che il set dell'AirMaster è veramente stratosferico: a parte alcune parti molto delicate (anellini di congiunzione tra una canna e l'altra, che vanno montati solo quando le canne sono settate) non credo che potresti avere sorprese.microciccio ha scritto:Ciao Giorgio,aquatarkus10 ha scritto:... cannone rotante a sei canne Vulcan M61A
... superbo set proposto dalla mitica AirMaster in scala 1/32...
letto il tuo commento credo si tratti di un accessorio notevole, confermi? Si lascia montare con tranquillità oppure richiede qualche particolare malizia?
Grazie e buona serata.
microciccio
E' tornito in modo assolutamente superbo ( non esiste nulla di meglio al momento ) e se non devi costruirti tutto il corpo del Vulcan, vai sul velluto.
Grazie della visita e buona serata anche a te.
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Lun Set 23, 2013 9:00 am
Piccoli passi per un lungo e tortuoso percorso.
Purtroppo, come ho già avuto modo di discutere su un altro Forum, questo modello del trombettista (Trumpeter) è veramente ricco di errori ed imprecisazioni di ogni sorta.
Già all'inizio di questa discussione, vi ho illustrato come fosse errata la chiusura del pannello finale del propulsore ( mettendo ad esempio, la foto dell'originale) e dunque, avendo deciso di evidenziare lo stesso, ho praticamente dovuto rifare ex novo le aperture (da entrambi i lati ).
La spina dorsale del SuperBug, risulta non corretta secondo l'originale che si appalesa un poco più pronunciata sulle modanature laterale e nella "gobba" prospiciente l'apertura del tettuccio.
Stendiamo un velo pietoso sulle "mancanze" o spero, dimenticanze afferenti le luci di navigazione: evidentemente, per il produttore del kit, questo modello, è talmente avanzato da non necessitare di alcuna luce di navigazione e dunque, vola al buio al pari del mioo assemblaggio.
Parola d'ordine "rifare" oppure "autocostruire", e così è stato fatto.
Per le luci di navigazione poste sotto alle ali, vedi il precedente post, per quelle "sfuggitemi" durante il montaggio, ma fortunatamente riprese in tempo, ovvero quelle poste sulle modanature laterali superiori, ecco documentata la piccola correzione:
"prima" ovvero solo preincisa.
armiamoci di drill e facciamo un piccolo foro al centro, avendo cura di sfruttare lo spazio intermedio, creando con una micro limetta, il piccolo ma essenziale supporto del pezzetto di film lucido ( acetato per lucidi ) precolorato che andremo ad inserire solo dopo aver dipinto la parte.
"dopo" ovvero con il vano creato per ospitare il film lucido precolorato da inserire una volta dipinta la parte. In mancanza del supporto ricavato dallo spazio creato dal foro, sarebbe stato più difficile e scomodo, inserire qualsiasi tipo di vetrino o film lucido vista la delicata posizione "a vista".
Passiamo ora, ad esaminare un secondo intervento ancora una volta, "correttivo" (da distinguersi con quello estetico o di dettaglio" , un poco più impegnativo sia per la posizione che per la "massa" da asportare: si tratta dei supporti alle "formation lights", ben quattro (lato esterno e lato interno) posti sui timoni in posizione centrale.
Questi supporti, in realtà sui modelli originali, sono collocati solo sulla parte esterna e non interna e poi, sono appena visibili mntre il kit, propone quattro "piedestalli spessi due dita" (si fa per dire, sono comunque nettamente sovradimensionati) da eliminare alla velocità della luce ( con un bel lavoro di limetta e carta abrasiva e ricostruzione delle rivettature circostanti ) e sostituire con quelle proposte dalla Eduard oppure in alternativa, ma questo potrò dirlo solo in un secondo tempo, cioè dopo aver visto magari effettuando una semplice prova, le fotoincisioni nel contesto del modello, con l'applicazione delle sole decals. Vedremo:
Qui si può notare lo spessore del supporto:
In questa foto si possono notare oltre l'errata presenza del supporto alle "formation lights" nella parte interna del timone, l'inspiegabile latitanza delle pannellature di ispezione poste alla base del timone (punto interrogativo) che sull'originale sono invece presenti sia all'esterno che all'interno come testimonia l'immagine sotto illustrata.
immagine pubblicata solo ed esclusivamente a scopo illustrativo, riferimento e discussione e questo è il file di riferimento e fonte: http://data3.primeportal.net/hangar/michael_block/fa-18e_165898/images/fa-18e_165898_19_of_20.jpg
A questo punto, dopo aver eliminato i supporti delle "formation kights", assotigliato le parti terminali dei timoni (intervento solo estetico) e rifatto completamente le pannellature di ispezione (anche quelle inesistenti per errore del produttore), finalmente il risultato è questo:
Per terminare sul punto, merita un accenno, la prova di rivestimento metallico (MWP) eseguita alla base del timone con la fusoliera, in luogo dello stucco solitamente utilizzato per questo tipo d'operazione. Il risultato deve essere riveduto ancora ma credo che il percorso definitivo sarà proprio questo in quanto oltre a soddisfarmi, ricrea in questa particolare scala, quell'aspetto metallico della lamiera che contribuisce (ma questo è solo un mio pensiero) a conferire al tutto, un aspetto maggiormente aderente al modello reale:
Ma la tecnica MWP (Metal Work Panels) ci viene incontro ancora per altri scopi, questa volta non solo estetici o di rifinitura, ma per ricostruire parti o dettagli cancellati a causa di stuccature e/o lavorazioni di carteggio, limatura e quant'altro richiesto dal montaggio.
E questo è proprio quanto stiamo discutendo, infatti nelle fasi di chiusura ed unione delle due parti della fusoliera, è stato necessario stuccare e carteggiare le giunture e le parti circostanti per uniformare tutto il modello.
Alla stregua di quanto sopra, i due portelli superiori hanno perso la loro incisione ed è quindi risultato necessario assumere la decisione di reincidere i pannelli ormai persi, oppure, ricostruirli ex novo ricorrendo alla tecnica MWP e questa infatti, è stata l'opzione accolta:
Successivamente, poichè si avvicina il momento della verniciatura vera e propria ( ricordo che al momento, mi sono solo limitato - per individuare dove intervenire su errori sia miei che di modello - a dare una leggera preshading e spruzzatina a mò di primer, di FS 36375 Gunze (grigio USN) che poi è il colore base del SuperBug a parte gli FS 36495 (grigio chiaro) e FS 36320 (grigio appena un poco più scuro e azzurro del FS 36375 utilizzati solo per rifiniture) procedo con tutti i lavori di carteggio, stuccatura, sigillatura ecc.
In questa fase, procedo a praticare una sorta di restyling delle gondole dei motori al pari del modello originale : risultano essere maggiormente arrotondate sulla bocca, e filanti nelle modanature con le feritoie aperte e corredate (le feritoie) di lamella centrale a vista:
Assolutamente insostituibili gli stiks abrasivi: notate dove posso inserirli.
Arrotondiamo le modanature con lima e successivamente carta abrasiva (gr1200)
Apertura delle feritoie
Ora ci siamo!
Rifilatura dell'attacco alare più avvolgente ed assottigliamento dell'attacco. Stuccatura, carteggiatura e levigatura del bordo d'attacco alla fusoliera.
Al momento è tutto. Alla prossima.
Giorgio
Purtroppo, come ho già avuto modo di discutere su un altro Forum, questo modello del trombettista (Trumpeter) è veramente ricco di errori ed imprecisazioni di ogni sorta.
Già all'inizio di questa discussione, vi ho illustrato come fosse errata la chiusura del pannello finale del propulsore ( mettendo ad esempio, la foto dell'originale) e dunque, avendo deciso di evidenziare lo stesso, ho praticamente dovuto rifare ex novo le aperture (da entrambi i lati ).
La spina dorsale del SuperBug, risulta non corretta secondo l'originale che si appalesa un poco più pronunciata sulle modanature laterale e nella "gobba" prospiciente l'apertura del tettuccio.
Stendiamo un velo pietoso sulle "mancanze" o spero, dimenticanze afferenti le luci di navigazione: evidentemente, per il produttore del kit, questo modello, è talmente avanzato da non necessitare di alcuna luce di navigazione e dunque, vola al buio al pari del mioo assemblaggio.
Parola d'ordine "rifare" oppure "autocostruire", e così è stato fatto.
Per le luci di navigazione poste sotto alle ali, vedi il precedente post, per quelle "sfuggitemi" durante il montaggio, ma fortunatamente riprese in tempo, ovvero quelle poste sulle modanature laterali superiori, ecco documentata la piccola correzione:
"prima" ovvero solo preincisa.
armiamoci di drill e facciamo un piccolo foro al centro, avendo cura di sfruttare lo spazio intermedio, creando con una micro limetta, il piccolo ma essenziale supporto del pezzetto di film lucido ( acetato per lucidi ) precolorato che andremo ad inserire solo dopo aver dipinto la parte.
"dopo" ovvero con il vano creato per ospitare il film lucido precolorato da inserire una volta dipinta la parte. In mancanza del supporto ricavato dallo spazio creato dal foro, sarebbe stato più difficile e scomodo, inserire qualsiasi tipo di vetrino o film lucido vista la delicata posizione "a vista".
Passiamo ora, ad esaminare un secondo intervento ancora una volta, "correttivo" (da distinguersi con quello estetico o di dettaglio" , un poco più impegnativo sia per la posizione che per la "massa" da asportare: si tratta dei supporti alle "formation lights", ben quattro (lato esterno e lato interno) posti sui timoni in posizione centrale.
Questi supporti, in realtà sui modelli originali, sono collocati solo sulla parte esterna e non interna e poi, sono appena visibili mntre il kit, propone quattro "piedestalli spessi due dita" (si fa per dire, sono comunque nettamente sovradimensionati) da eliminare alla velocità della luce ( con un bel lavoro di limetta e carta abrasiva e ricostruzione delle rivettature circostanti ) e sostituire con quelle proposte dalla Eduard oppure in alternativa, ma questo potrò dirlo solo in un secondo tempo, cioè dopo aver visto magari effettuando una semplice prova, le fotoincisioni nel contesto del modello, con l'applicazione delle sole decals. Vedremo:
Qui si può notare lo spessore del supporto:
In questa foto si possono notare oltre l'errata presenza del supporto alle "formation lights" nella parte interna del timone, l'inspiegabile latitanza delle pannellature di ispezione poste alla base del timone (punto interrogativo) che sull'originale sono invece presenti sia all'esterno che all'interno come testimonia l'immagine sotto illustrata.
immagine pubblicata solo ed esclusivamente a scopo illustrativo, riferimento e discussione e questo è il file di riferimento e fonte: http://data3.primeportal.net/hangar/michael_block/fa-18e_165898/images/fa-18e_165898_19_of_20.jpg
A questo punto, dopo aver eliminato i supporti delle "formation kights", assotigliato le parti terminali dei timoni (intervento solo estetico) e rifatto completamente le pannellature di ispezione (anche quelle inesistenti per errore del produttore), finalmente il risultato è questo:
Per terminare sul punto, merita un accenno, la prova di rivestimento metallico (MWP) eseguita alla base del timone con la fusoliera, in luogo dello stucco solitamente utilizzato per questo tipo d'operazione. Il risultato deve essere riveduto ancora ma credo che il percorso definitivo sarà proprio questo in quanto oltre a soddisfarmi, ricrea in questa particolare scala, quell'aspetto metallico della lamiera che contribuisce (ma questo è solo un mio pensiero) a conferire al tutto, un aspetto maggiormente aderente al modello reale:
Ma la tecnica MWP (Metal Work Panels) ci viene incontro ancora per altri scopi, questa volta non solo estetici o di rifinitura, ma per ricostruire parti o dettagli cancellati a causa di stuccature e/o lavorazioni di carteggio, limatura e quant'altro richiesto dal montaggio.
E questo è proprio quanto stiamo discutendo, infatti nelle fasi di chiusura ed unione delle due parti della fusoliera, è stato necessario stuccare e carteggiare le giunture e le parti circostanti per uniformare tutto il modello.
Alla stregua di quanto sopra, i due portelli superiori hanno perso la loro incisione ed è quindi risultato necessario assumere la decisione di reincidere i pannelli ormai persi, oppure, ricostruirli ex novo ricorrendo alla tecnica MWP e questa infatti, è stata l'opzione accolta:
Successivamente, poichè si avvicina il momento della verniciatura vera e propria ( ricordo che al momento, mi sono solo limitato - per individuare dove intervenire su errori sia miei che di modello - a dare una leggera preshading e spruzzatina a mò di primer, di FS 36375 Gunze (grigio USN) che poi è il colore base del SuperBug a parte gli FS 36495 (grigio chiaro) e FS 36320 (grigio appena un poco più scuro e azzurro del FS 36375 utilizzati solo per rifiniture) procedo con tutti i lavori di carteggio, stuccatura, sigillatura ecc.
In questa fase, procedo a praticare una sorta di restyling delle gondole dei motori al pari del modello originale : risultano essere maggiormente arrotondate sulla bocca, e filanti nelle modanature con le feritoie aperte e corredate (le feritoie) di lamella centrale a vista:
Assolutamente insostituibili gli stiks abrasivi: notate dove posso inserirli.
Arrotondiamo le modanature con lima e successivamente carta abrasiva (gr1200)
Apertura delle feritoie
Ora ci siamo!
Rifilatura dell'attacco alare più avvolgente ed assottigliamento dell'attacco. Stuccatura, carteggiatura e levigatura del bordo d'attacco alla fusoliera.
Al momento è tutto. Alla prossima.
Giorgio
F/A 18E Trumpeter kit 1/32 scale model UPDATE
Lun Nov 04, 2013 4:54 pm
Salve.
Ho trovato il momento per postare gli ultimi scatti del mio SuperBug!
Comincio (quasi non ci speravo più) ad intravedere la fine di questo impegnativo assemblaggio (ricordiamo che il wip data fine 2011).
Ripartiamo dunque da dove ci eravamo lasciati.
Ho esaurito l'applicazione delle parti metalliche utilizzate per sigillare, rimodellare e dettagliare alcuni particolari altrimenti dimenticati dall'indomito trombettista ad esclusione del parabrezza che verrà eseguito una volta terminato e fissato il tettuccio.
A questo scopo, ho utilizzato l'Aluminium Metal Tape ovvero nastro metallico ultrasottile ed autoadesivo con protezione per poter lavorare in dettaglio ed applicare facilmente sulle parti interessate:
fig 1: particolare del nastro metallico già lavorato con rivettatrice scalare e dima per la composizione di piccoli sportellini cancellati o sbiaditi a seguito di carteggi e stuccature.
Ho predisposto i piani di coda per poter essere inseriti a movimento e non fissi: mi necessita tale modalità per scopo fotografico avendo lasciato il vano posteriore del propulsore di sinistra "open":
particolare che evidenzia l'accuratezza del materiale plastico utilizzato dal trombettista: necessita intervento di carteggio per eliminare gli artefatti.
Ho apportato le dovute correzioni ai trasparenti del tettuccio ( eliminato la linea di giuntura ) ed applicato il viraggio
leggermente ambrato ( questo modello presenta tale caratteristica su tutto il tettuccio ):
Per ulteriori spiegazioni:http://www.adventurephotomodels.com/how-to/
A questo punto, ho proceduto ad un'operazione di modifica che mi stava particolarmente a cuore : la rettifica completa della dorsale (spin) peraltro, tristemente errata dal trombettista.
Per questo procedimento, ho voluto impiegare lo stucco in vetroresina (quello impiegato per piccole riparazioni sulle barche a vela.).
Per chi non la conoscesse, spiego trattasi di una pasta (resina) molto morbida contenente dei fili sottilissimi di vetro che per essere lavorata e modellata, necessita di essere associata ad un induritore (catalizzatore) il quale, per reazione chimica restituisce un prodotto pronto per riparare o modellare. Perchè non utilizzare uno stucco per modellismo già pronto?
Semplice, perchè questa è una resina, anzi una vetroresina che si associa perfettamente al materiale poliuretano ( come fosse una resina prodotta da stampo per colata) e quindi risponde a questa particolare istanza. In altri termini, con questo prodotto si possono ricostruire perfettamente parti del modello involontariamente ammalorate o riparare piccoli errori di costruzione.
Nel mio caso, il modello presentava una sagoma della dorsale del tutto non rispondente al modello reale (troppo snella nella parte accanto al cockpit) e dunque ho dovuto lavorare sulla sagomatura sino ad ottenere il risultato desiderato e che infatti mi soddisfa.
La SuperBug Models, propone da qualche tempo, una sua versione (in resina) ma ormai, al punto in cui mi trovo con l'assemblaggio del modello, ho ritenuto interessante procedere in questo senso:
(immagine inserita al solo scopo illustrativo e di riferimento per la discussione)
Per ulteriori spiegazioni:http://www.adventurephotomodels.com/how-to/
Oltre a ciò, ho rettificato anche la sagoma delle calate laterali ed allungato correttamente le finali sino a metà circa del cockpit. In questo caso mi son servito di plasticard e stucco Tamya mentre per la modellazione delle calate laterali, ho ottenuto credo un discreto risultato con il carteggio e la limatura:
Finalmente, dopo aver dato un leggero preshading ( dark sea gray) ed una passata di mix (nero di marte /terra di siena) sulle parti più esposte all'oblio, mi sono concentrato sul colore vero e proprio di questo modello.
Premesso che nella realtà, questo esclusivo modello USN F/A - 18E VFA-137 KESTRELS CAG 2011 n. 165897 non utilizza la classica colorazione USN FS 36375 (provata più volte Gunze, Vallejo e Lifecolor senza successo) ma una variante parecchio virata più sul blu, dopo varie prove, la mia scelta è caduta sul Pale blue gray n.70907 della Vallejo che secondo il sottoscritto meglio si avvicina al modello reale.
Volutamente ho tenuto un tono più chiaro in vista dei lavaggi successivi che sicuramente andranno a scurire un poco tutta la tonalità.
A proposito dei lavaggi, qui si presenterà un problemino supplementare dato che la superficie superiore del modello andrà quasi interamente ricoperta dalle decals della cam digitale della DMX, per cui, preferisco non pensarci ora e procedere con le ultime fasi di allestimento e colorazione:
Ho completato anche le seguenti parti ed ho allestito tutti i piloni subalari rifacendo completamente le parti inferiori e dettagliandole infine con le fotoincisioni della Eduard.
Per le luci di navigazione sub alari, ho completato quanto avevo già fatto lo scorso mese, dipingendo le parti ed introducendo dalla finestra posteriore (lasciata libera apposta) i films lucidi rosso/verde.
immagine pubblicata al solo scopo illustrativo e di discussione
Questi sono i piloni del Superbug riveduti e corretti:
Passiamo ora ai carrelli:
Questo il risultato sino ad ora aggiornato:
Al momento questo è tutto.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio.
Ho trovato il momento per postare gli ultimi scatti del mio SuperBug!
Comincio (quasi non ci speravo più) ad intravedere la fine di questo impegnativo assemblaggio (ricordiamo che il wip data fine 2011).
Ripartiamo dunque da dove ci eravamo lasciati.
Ho esaurito l'applicazione delle parti metalliche utilizzate per sigillare, rimodellare e dettagliare alcuni particolari altrimenti dimenticati dall'indomito trombettista ad esclusione del parabrezza che verrà eseguito una volta terminato e fissato il tettuccio.
A questo scopo, ho utilizzato l'Aluminium Metal Tape ovvero nastro metallico ultrasottile ed autoadesivo con protezione per poter lavorare in dettaglio ed applicare facilmente sulle parti interessate:
fig 1: particolare del nastro metallico già lavorato con rivettatrice scalare e dima per la composizione di piccoli sportellini cancellati o sbiaditi a seguito di carteggi e stuccature.
Ho predisposto i piani di coda per poter essere inseriti a movimento e non fissi: mi necessita tale modalità per scopo fotografico avendo lasciato il vano posteriore del propulsore di sinistra "open":
particolare che evidenzia l'accuratezza del materiale plastico utilizzato dal trombettista: necessita intervento di carteggio per eliminare gli artefatti.
Ho apportato le dovute correzioni ai trasparenti del tettuccio ( eliminato la linea di giuntura ) ed applicato il viraggio
leggermente ambrato ( questo modello presenta tale caratteristica su tutto il tettuccio ):
Per ulteriori spiegazioni:http://www.adventurephotomodels.com/how-to/
A questo punto, ho proceduto ad un'operazione di modifica che mi stava particolarmente a cuore : la rettifica completa della dorsale (spin) peraltro, tristemente errata dal trombettista.
Per questo procedimento, ho voluto impiegare lo stucco in vetroresina (quello impiegato per piccole riparazioni sulle barche a vela.).
Per chi non la conoscesse, spiego trattasi di una pasta (resina) molto morbida contenente dei fili sottilissimi di vetro che per essere lavorata e modellata, necessita di essere associata ad un induritore (catalizzatore) il quale, per reazione chimica restituisce un prodotto pronto per riparare o modellare. Perchè non utilizzare uno stucco per modellismo già pronto?
Semplice, perchè questa è una resina, anzi una vetroresina che si associa perfettamente al materiale poliuretano ( come fosse una resina prodotta da stampo per colata) e quindi risponde a questa particolare istanza. In altri termini, con questo prodotto si possono ricostruire perfettamente parti del modello involontariamente ammalorate o riparare piccoli errori di costruzione.
Nel mio caso, il modello presentava una sagoma della dorsale del tutto non rispondente al modello reale (troppo snella nella parte accanto al cockpit) e dunque ho dovuto lavorare sulla sagomatura sino ad ottenere il risultato desiderato e che infatti mi soddisfa.
La SuperBug Models, propone da qualche tempo, una sua versione (in resina) ma ormai, al punto in cui mi trovo con l'assemblaggio del modello, ho ritenuto interessante procedere in questo senso:
(immagine inserita al solo scopo illustrativo e di riferimento per la discussione)
Per ulteriori spiegazioni:http://www.adventurephotomodels.com/how-to/
Oltre a ciò, ho rettificato anche la sagoma delle calate laterali ed allungato correttamente le finali sino a metà circa del cockpit. In questo caso mi son servito di plasticard e stucco Tamya mentre per la modellazione delle calate laterali, ho ottenuto credo un discreto risultato con il carteggio e la limatura:
Finalmente, dopo aver dato un leggero preshading ( dark sea gray) ed una passata di mix (nero di marte /terra di siena) sulle parti più esposte all'oblio, mi sono concentrato sul colore vero e proprio di questo modello.
Premesso che nella realtà, questo esclusivo modello USN F/A - 18E VFA-137 KESTRELS CAG 2011 n. 165897 non utilizza la classica colorazione USN FS 36375 (provata più volte Gunze, Vallejo e Lifecolor senza successo) ma una variante parecchio virata più sul blu, dopo varie prove, la mia scelta è caduta sul Pale blue gray n.70907 della Vallejo che secondo il sottoscritto meglio si avvicina al modello reale.
Volutamente ho tenuto un tono più chiaro in vista dei lavaggi successivi che sicuramente andranno a scurire un poco tutta la tonalità.
A proposito dei lavaggi, qui si presenterà un problemino supplementare dato che la superficie superiore del modello andrà quasi interamente ricoperta dalle decals della cam digitale della DMX, per cui, preferisco non pensarci ora e procedere con le ultime fasi di allestimento e colorazione:
Ho completato anche le seguenti parti ed ho allestito tutti i piloni subalari rifacendo completamente le parti inferiori e dettagliandole infine con le fotoincisioni della Eduard.
Per le luci di navigazione sub alari, ho completato quanto avevo già fatto lo scorso mese, dipingendo le parti ed introducendo dalla finestra posteriore (lasciata libera apposta) i films lucidi rosso/verde.
immagine pubblicata al solo scopo illustrativo e di discussione
Questi sono i piloni del Superbug riveduti e corretti:
Passiamo ora ai carrelli:
Questo il risultato sino ad ora aggiornato:
Al momento questo è tutto.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio.
Re: FA/18 E Trumpeter scala 1:32 - ultimo aggiornamento
Gio Nov 21, 2013 10:57 pm
Salve a tutti.
Trovo ora un momento per aggiornare questo lunghissimo quanto impegnativo WIP.
procediamo con l'inserimento delle fotoincisioni relative alle pannellature "aperte" e di chiusura
particolare del dettaglio di chiusura del flap e della barra di richiamo autocostruita.
Completiamo e dettagliamo il canopy:
Montiamo i due serbatoi supplementari ed il "Buddy" centrale (autocostruito):
particolare dell'usura di questo tank : effetto ottenuto grazie all'impiego di una particolare cera bituminosa e stesa "a tampone".
Particolare delle parti di rivestimento metallico applicate nella parte inferiore delle ali e nei punti d'attacco: in questo caso si è fatto ricorso alla tecnica MWP (Metal work panels) impiegando sia lamierino metallico che nastro di alluminio autoadesivo.
Prepariamo il modello alla stesura delle decals (DXM 1/32) per la versione "Digital Cam":
Diamo una mano di lucido su tutto il modello e con l'aiuto di tanta buona volontà e pazienza, in compagnia dei due amici MicroSol e Microset, iniziamo la nuova avventura, ma questa sarà tutta un'altra storia da raccontare prossimamente.
Voi intanto restate sintonizzati e cominciate a godervi questa preview:
Trovo ora un momento per aggiornare questo lunghissimo quanto impegnativo WIP.
procediamo con l'inserimento delle fotoincisioni relative alle pannellature "aperte" e di chiusura
particolare del dettaglio di chiusura del flap e della barra di richiamo autocostruita.
Completiamo e dettagliamo il canopy:
Montiamo i due serbatoi supplementari ed il "Buddy" centrale (autocostruito):
particolare dell'usura di questo tank : effetto ottenuto grazie all'impiego di una particolare cera bituminosa e stesa "a tampone".
Particolare delle parti di rivestimento metallico applicate nella parte inferiore delle ali e nei punti d'attacco: in questo caso si è fatto ricorso alla tecnica MWP (Metal work panels) impiegando sia lamierino metallico che nastro di alluminio autoadesivo.
Prepariamo il modello alla stesura delle decals (DXM 1/32) per la versione "Digital Cam":
Diamo una mano di lucido su tutto il modello e con l'aiuto di tanta buona volontà e pazienza, in compagnia dei due amici MicroSol e Microset, iniziamo la nuova avventura, ma questa sarà tutta un'altra storia da raccontare prossimamente.
Voi intanto restate sintonizzati e cominciate a godervi questa preview:
A presto e come sempre, auguro un buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio.
- OspiteOspite
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Dom Nov 24, 2013 7:35 pm
Ciao Giorgio,
alcune domande sono d'obbligo.
Buona domenica.
microciccio
alcune domande sono d'obbligo.
- Quando utilizzi la tecnica MWP per i pannelli immagino si crei uno spessore anche se piccolo. Come lo compensi?
- Faccio fatica a capire se i piloni dell'armamenteo hanno la caratteristica divaricazione di 4° rispetto all'asse di simmetria del velivolo nella vista dall'alto e se quelli le station 2 e 10, in aggiunta, sono angolate di 3,5° rispetto all'asse di simmetria verticale rispetto alla vista frontale (vedi l'immagine della station 2 che dovrebbe essere più chiara della mie parole).
Buona domenica.
microciccio
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Gio Dic 26, 2013 3:09 pm
microciccio ha scritto:Ciao Giorgio,
alcune domande sono d'obbligo.
- Quando utilizzi la tecnica MWP per i pannelli immagino si crei uno spessore anche se piccolo. Come lo compensi?
- Faccio fatica a capire se i piloni dell'armamenteo hanno la caratteristica divaricazione di 4° rispetto all'asse di simmetria del velivolo nella vista dall'alto e se quelli le station 2 e 10, in aggiunta, sono angolate di 3,5° rispetto all'asse di simmetria verticale rispetto alla vista frontale (vedi l'immagine della station 2 che dovrebbe essere più chiara della mie parole).
Buona domenica.
microciccio
Ciao Paolo.
Intanto scusa il ritardo nella risposta ma eccomi "sul pezzo" e con l'occasione ti auguro Buone Feste.
Per quanto riguarda la tecnica MWP, stai tranquillo che se utilizzi materiale autoadesivo ed hai acquisito la giusta manualità, non dovresti avere preoccupazioni di "spessori" (non ho escluso altre).
Se invece utilizzi lamierino ultrasottile, le cose stanno diversamente e tutto dipende da come incolli i pannelli e dalla tua esperienza a compensare non già gli eventuali spessori ma semmai le "fughe" che si vengono a creare per effetto di un taglio non propriamente corretto ( qui lavoriamo a millimetro).
La cosa invece più "simpatica" è quando applichi il pannello "MWP" non solo per rivestire il pannello ma anche per chiudere o sigillare una parte: qui io utilizzo un mio personalissimo metodo che ho sperimentato con discreta soddisfazione. Non escludo di apportare in futuro delle modifiche.
Supponiamo (come nell'Hornet) che debba creare una rifinitura di lamierino sui bordi d'attacco delle ali alla fusoliera. In questo caso, mi è stato semplice sfumare lo spessore lasciato dal Metal Tape con una leggera passata di stucco liquido in seguito leggermente carteggiato con una elettro fresina a velocità variabile (strumento indispensabile nell'utilizzo della tecnica MWP).
Spero di esserti stato utile.
Per quanto riguarda il posizionamento dei piloni, che dirti, a me sembrano tutto sommato corretti sia nell'angolazione che nella divaricazione ma questa è solo la mia umile opinione maturata all'ombra del modello ormai ultimato.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo.
Giorgio
Intanto scusa il ritardo nella risposta ma eccomi "sul pezzo" e con l'occasione ti auguro Buone Feste.
Per quanto riguarda la tecnica MWP, stai tranquillo che se utilizzi materiale autoadesivo ed hai acquisito la giusta manualità, non dovresti avere preoccupazioni di "spessori" (non ho escluso altre).
Se invece utilizzi lamierino ultrasottile, le cose stanno diversamente e tutto dipende da come incolli i pannelli e dalla tua esperienza a compensare non già gli eventuali spessori ma semmai le "fughe" che si vengono a creare per effetto di un taglio non propriamente corretto ( qui lavoriamo a millimetro).
La cosa invece più "simpatica" è quando applichi il pannello "MWP" non solo per rivestire il pannello ma anche per chiudere o sigillare una parte: qui io utilizzo un mio personalissimo metodo che ho sperimentato con discreta soddisfazione. Non escludo di apportare in futuro delle modifiche.
Supponiamo (come nell'Hornet) che debba creare una rifinitura di lamierino sui bordi d'attacco delle ali alla fusoliera. In questo caso, mi è stato semplice sfumare lo spessore lasciato dal Metal Tape con una leggera passata di stucco liquido in seguito leggermente carteggiato con una elettro fresina a velocità variabile (strumento indispensabile nell'utilizzo della tecnica MWP).
Spero di esserti stato utile.
Per quanto riguarda il posizionamento dei piloni, che dirti, a me sembrano tutto sommato corretti sia nell'angolazione che nella divaricazione ma questa è solo la mia umile opinione maturata all'ombra del modello ormai ultimato.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo.
Giorgio
Boeing F/A 18E Super Hornet VFA-137 KESTRELS CAG 2011 : FINITO
Gio Dic 26, 2013 3:24 pm
Cioao a tutti.
Finalmente posso annunciare con soddisfazione la conclusione di questo lunghissimo WIP.
Circa una settimana fa, ho terminato il modello e con lui si conclude la discussione aperta nell'ottobre dello scorso anno: ci sono voluti circa quattordici mesi per raggiungere questo risultato ma posso garantirvi che sono soddisfatto del risultato raggiunto.
Presto pubblicherò una galleria dedicata nella apposita sezione di questo Forum.
Auguro a tutti, Buone Feste e come sempre, buonissimo modellismo.
Giorgio
Finalmente posso annunciare con soddisfazione la conclusione di questo lunghissimo WIP.
Circa una settimana fa, ho terminato il modello e con lui si conclude la discussione aperta nell'ottobre dello scorso anno: ci sono voluti circa quattordici mesi per raggiungere questo risultato ma posso garantirvi che sono soddisfatto del risultato raggiunto.
Presto pubblicherò una galleria dedicata nella apposita sezione di questo Forum.
Auguro a tutti, Buone Feste e come sempre, buonissimo modellismo.
Giorgio
- OspiteOspite
Re: Boeing F/A - 18E Super Hornet Trumpeter kit scale 1:32
Ven Dic 27, 2013 10:47 am
Ciao Giorgio,
intanto grazie per le risposte e poi complimenti per la conclusione dell'opera. Attendo la galleria sia qui che su MT.
Se ho capito bene quanto mi hai descritto per creare le finiture usi stucco liquido (posso chiederti quale?).
La fresa elettrica è sicuramente utile e immagino la utilizzi per minimizzare la direzionalità dei segni di abrasione che, manualmente, risulterebbero più visibili. Avevo anche pensato che completassi l'opera con la testa in feltro lucidante oppure è una precauzione superflua?
Per i piloni la domanda era legata al fatto che dalle foto faccio fatica a capire l'angolazione. Se li hai verificati tu allora è OK.
microciccio
intanto grazie per le risposte e poi complimenti per la conclusione dell'opera. Attendo la galleria sia qui che su MT.
Se ho capito bene quanto mi hai descritto per creare le finiture usi stucco liquido (posso chiederti quale?).
La fresa elettrica è sicuramente utile e immagino la utilizzi per minimizzare la direzionalità dei segni di abrasione che, manualmente, risulterebbero più visibili. Avevo anche pensato che completassi l'opera con la testa in feltro lucidante oppure è una precauzione superflua?
Per i piloni la domanda era legata al fatto che dalle foto faccio fatica a capire l'angolazione. Se li hai verificati tu allora è OK.
microciccio
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