Project Warning Star : Lockheed EC 121-P Plusmodel kit (Limited edition) 1:72 scale model
Ven Dic 04, 2015 6:15 pm
Salve a tutti.
Partiamo con un progettino nuovo, ovvero, il "Warning Star" indiscusso protagonista della guerra elettronica a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, ma altrimenti già operativo sin dalla fine degli anni quaranta.
Si tratta di un modello particolarissimo di diretta derivazione dall'omonimo modello realizzato dalla Lockheed per l'aviazione civile ovvero il Superconstellation, simpaticamente sopranominato " Connie"
La Plusmodel, ha proposto in serie limitata, il kit (molto probabilmente basato sul modello Heller) dell' EC 121 D "Warning Star" con possibilità di completarlo con quattro versioni differenti.
IL KIT PLUSMODEL (Limited edition)
La fattura del modello fa pensare sicuramente ad un prodotto edito negli anni ottanta come testimoniano la mancanza di rivettature, le pannellature in positivo e la doppia colorazione (bianco / dark aluminum) toglie ogni dubbio in proposito.
La "Brochure" dell'assembaggio, è molto spartana ma comunque completa, cosa che non posso dire per le istruzioni d'uso annesse agli accessori: ermetiche!
MISURE DEL MODELLO:
Sebbene la scala del modello sia tra le minori 1/72, posso assicurare che questo "modellino", misura alla fine dei conti ( notare che al Warning Star manca ancora il radome ), più di uno Spitfire in scala 1/24: guardare per credere!
Per questo modello, sono previsti diversi set di dettaglio alcuni dei quali, direttamente offerti in via opzionale dalla stessa Plusmodel, altri seppur compatibili, nati per il modello della Heller.
Ecco alcune immagini relative al kit ed agli accessori:
AFTERMARKET ( Resin & PE parts)Partiamo con un progettino nuovo, ovvero, il "Warning Star" indiscusso protagonista della guerra elettronica a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, ma altrimenti già operativo sin dalla fine degli anni quaranta.
Si tratta di un modello particolarissimo di diretta derivazione dall'omonimo modello realizzato dalla Lockheed per l'aviazione civile ovvero il Superconstellation, simpaticamente sopranominato " Connie"
La Plusmodel, ha proposto in serie limitata, il kit (molto probabilmente basato sul modello Heller) dell' EC 121 D "Warning Star" con possibilità di completarlo con quattro versioni differenti.
IL KIT PLUSMODEL (Limited edition)
La fattura del modello fa pensare sicuramente ad un prodotto edito negli anni ottanta come testimoniano la mancanza di rivettature, le pannellature in positivo e la doppia colorazione (bianco / dark aluminum) toglie ogni dubbio in proposito.
La "Brochure" dell'assembaggio, è molto spartana ma comunque completa, cosa che non posso dire per le istruzioni d'uso annesse agli accessori: ermetiche!
MISURE DEL MODELLO:
Sebbene la scala del modello sia tra le minori 1/72, posso assicurare che questo "modellino", misura alla fine dei conti ( notare che al Warning Star manca ancora il radome ), più di uno Spitfire in scala 1/24: guardare per credere!
Per questo modello, sono previsti diversi set di dettaglio alcuni dei quali, direttamente offerti in via opzionale dalla stessa Plusmodel, altri seppur compatibili, nati per il modello della Heller.
Ecco alcune immagini relative al kit ed agli accessori:
DECALS : CARACAL MODEL
VERSION: BU.No. 141325 VW-13, NAS PATUXENT RIVER 1962
Reference model: immagine postata ad esclusivo scopo di riferimento tecnico/storico per la discussione
Dalla HGW, ecco un accessorio interessante che forse fa al caso mio: i rivetti (1/72) in decals (in positivo) da applicare al pari di qualsiasi decals ma con un risultato spero, molto interessante e comunque da testare sicuramente.
per chi volesse avere una completa panoramica del kit ed accessori relativi a questo modello ecco il link diretto:
https://s1206.photobucket.com/user/carthago11/slideshow/Warning%20Star%20EC-121/kit%20-%20aftermarkets
Al lavoro!
Cominciamo subito con l'eliminare tutte le pannellature in positivo e per fare ciò, ci armeremo di pazienza e carta abrasiva .
Una volta fatta quest'operazione un poco noiosetta ma necessaria, pratico un lavaggio veloce con un colore mix di olio e resina: questo passaggio mi aiuterà a marcare i pannelli e tutte le informazioni contenute sull'originale che altrimenti andrebbere perse:
dopo aver adeguatamente carteggiato ed eliminato tutte le pannellature in positivo il modello si presenta così:
[justify]Lavaggio con colore Mussini (asphalt) mix olio/resina Schmincke diluito con essenza di petrolio : questo passaggio mi aiuterà a mantenere le informazioni sulle linee dei pannelli e degli altri attributi per il successivo passo della colorazione a rivelazione della struttura sottostante di cui diremo più avanti.
Poichè sono questi materiali piuttosto grassi e maleodoranti ( ma altrettanto eccezionali ) mi premuro di areare la stanza dove lavoro e munirmi di mascherina ( i guanti in lattice li adopero in qualunque situazione in questo caso, devono essere come una seconda , terza ecc. pelle).
Il modellismo è una bellissima passione, la salute lo è di più
Lascio penetrare il colore per una mezz'ora: con due stracci, uno per tenere il modello in mano e l'altro, inumidito con l'essenza di petrolio per "lavare" il colore procedo alla pulizia avendo cura di verificare la presenza delle linee dei pannelli, degli sportelli, recessi ecc. ed ora il modello, si presenta come mi aspettavo, pronto per essere ritrascritto e rivettato così:
Ora ci occuperemo del cockpit ( kit + accessori parti in fotoincisione e resina )
Con lo Strip Styrene, autocostruisco le centine delle parti laterali di prua:
Con l'ausilio di un profilometro, mi autocostruisco in modo semplice e preciso una paratia di divisione che realizzerò in plasticard:
Con il sistema cd. "a pettine" il profilometro riesce a marcare con estrema precisione l'esatta curvatura della parte interessata, in questo caso la paratia di passaggio ma l'utilizzo potrebbe anche interessare parti più complesse come le centine dell'ala:
una volta tracciato il profilo della paratia, disegno gli interni a matita :
Questo il risultato finale :
Con della pasta Fimo, dopo averla assottigliata ed incisa con il dorso zigrinato di un bisturi, creo una sorta di texture a copertura delle pannellature laterali superiori nella parte sinistra:
Ho concluso questa prima sessione di lavoro completando il cockpit con tutti gli accessori opzionali e le parti laterali della fusoliera, aprendo le due porte di accesso :
Per il momento è tutto.
Alla prossima e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
First update
Mer Gen 13, 2016 11:10 pm
Salve a tutti.
Eccoci al primo update.
Ho dato una colorazione agli interni basandomi su foto reperite in rete. Come colore di fondo, ho dato un blu scuro schiarito in seguito con una tonalità di verde smeraldo ed azzurro. Ho fatto alcune prove prima di trovare una tonalità soddisfacente ed alla fine, mi ha soddisfatto quella che vedete nelle immagini che seguono.
Ho preparato gli interni per la chiusura definitiva : ho applicato gli oblò ( ne mancava stranamente uno, ma la cosa è stata rimediata facilmente con un lembo di film di acetato lucido. Poichè il modello avrà una finitura scura, ho trovato interessante e meno scontato, applicare, con una goccia di colla, dei minuscoli copri oblò ( tipo tendine) di stoffa (cotone lucido) colore beige, così tanto per rompere la monotonia dell'insieme scuro:
Agli oblò ho applicato un piccolo lembo di tessuto beige al fine di ricreare una tendina che risalterà con la colorazione molto scura del modello scelto:
A questo punto, ho chiuso le parti con del cianoacrilico. Il modello, nonostante gli interventi degli accessori (anche in resina come il pozzetto del carrello anteriore) e le fotoincisioni degli interni e dettagli vari autocostruiti, non ha opposto alcuna difficoltà o resistenza ed è aderito perfettamente.
Ho ripassato le linee di chiusura superiori ed inferiori con un'ulteriore dose di colla cianoacrilica creando un leggerissimo strato necessario alla eleminazione dei segni di chiusura.
Ho lascato riposare per ventiquattro ore e quindi, ho provveduto a dare una leggera stuccatura sulla parte del timone, precedentemente eliminato per essere sostituito da altro prodotto fornito a corredo del set di Plusmodel (opzionale).
Ho infine rasato e carteggiato le parti precedentemente incollate avendo cura di eliminare tutte le tracce ormai vetrificate della colla cianoacrilica che mi ha evitato l'uso di eventuale stucco che per inciso, in questo modello, non ne sarebbe stato neppure richiesto l'utilizzo.
Il modello è stato definitivamente sigillato e completato con il suo radome. Anche questa parte, è stata completamente lavorata per uniformarsi al resto del modello eliminando alcune piccole imperfezione ed armonizzando la forma.
Ho improvvisato un veloce "mock-up" del modello per verificare che tutte le parti possano essere assemblate senza problemi ed infatti, al momento tutto sembra combaciare perfettamente anche con le superfici alari:
Per ultimo, ho sostituito gli ipersostentatori originali con quelli in resina e fotoincisioni (opzionali ) della Plus model:
Per il momento è tutto.
Grazie per l'attenzione e l'interesse mostrato verso questo lavoro.
Giorgio
II Update
Dom Mag 01, 2016 10:12 pm
Salve a tutti,
mi è arrivata finalmente, la parte in resina relativa al propulsore Wright R-3350 Duplex Cyclone recentemente prodotto dalla stessa Plus Model.
Ho modificato le naca dei motori per consentire l'apertura dei flabelli:
Ho rivettato la parte terminale del modello e corretto le bordature alari servendomi di nastro metallico autoadesivo precedentemente lavorato ed inciso:
Ho preparato le luci di navigazione del tutto assenti nel modello:
Ho preparato le coperture delle coppe interne dei motori servendomi di lamierino ultrasottile precedentemente lavorato, tagliato ed ossidato a fuoco:
ulteriore fase di dettaglio e miglioramento (accessori opzionali) del modello:
Vani carrelli e apertura (vano ispezione) motore di sinistra, applicazione sportelli in MWP
Per questa sessione è tutto.
Alla prossima e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
mi è arrivata finalmente, la parte in resina relativa al propulsore Wright R-3350 Duplex Cyclone recentemente prodotto dalla stessa Plus Model.
Ho modificato le naca dei motori per consentire l'apertura dei flabelli:
Ho rivettato la parte terminale del modello e corretto le bordature alari servendomi di nastro metallico autoadesivo precedentemente lavorato ed inciso:
Ho preparato le luci di navigazione del tutto assenti nel modello:
Ho preparato le coperture delle coppe interne dei motori servendomi di lamierino ultrasottile precedentemente lavorato, tagliato ed ossidato a fuoco:
ulteriore fase di dettaglio e miglioramento (accessori opzionali) del modello:
Vani carrelli e apertura (vano ispezione) motore di sinistra, applicazione sportelli in MWP
Per questa sessione è tutto.
Alla prossima e come sempre, buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
III update :
Ven Dic 02, 2016 11:30 pm
Salve a tutti.
In questo aggiornamento, vi mostro tutte le fasi di mascheratura del modello.
L'idea di base era quella di lavorare su una tonalità scura (Navy dark grey - Lifecolor FS 36081) avendo scelto alla fine, la versione della US Navy : Lockheed Warning Star EC-121P BU.No. 141325 VW-13, NAS PATUXENT RIVER 1962 e dunque ricreare l'effetto struttura sfruttando il colore chiaro del modello.
Per ottenere un risultato convincente ho utilizzato il nastro Tamya da 0,2 mm (per mascherature curve) e gli strips da 0,1 mm della RB production per un lavoro più corretto.
Mascherate tutte le parti, mi son divertito a colorare il modello utilizzando toni blu, azzurri e terra di siena per ottenere in seguito delle particolari sfumature sia sulle luci che sulle ombre.
Tutta la struttura è stata evidenziata con un blu Navy per omogeneizzare il viraggio finale su tale tonalità.
Una volta tolta la mascheratura, ho ripassato il modello con il dark grey fino ad ottenere la gradazione di toni e sfumature desiderate e questo è il risultato in ordine di lavorazione:
MASCHERATURA:
Ho utilizzato diversi prodotti per mascherare il modello in guisa da ottenere il ghost dell'intelaiatura sottostante, i portelli ecc. appena visibili con ombreggiature e luci adeguate alla colorazione in Dark Grey prevista dalla versione scelta:
Questa preparazione, ha richiesto notevole precisione, tempo e pazienza ma, visto il risultato finale, credo ne sia valsa la pena.
PRESHADING SU TRE TONI E VARIAZIONE DELLE LUCI:
Per il momento, è tutto.
Alla prossima
Giorgio
Project Warning Star : Finished!
Lun Mag 15, 2017 12:11 am
Salve a tutti.
Ho terminato la fase di colorazione del modello. Questa galleria fotografica rende l'idea del lavoro complessivo eseguito:
Assemblaggio dei carrelli, dettagli e sostituzione con le parti opzionali.
Ho autocostruito la copia dei fari di atterraggio del carrello di prua con relativa cavetteria.
Per realizzare questi fanalini, mi son servito di "milliput" che è facilmente modellabile e si lascia lavorare con tutta calma ( qualche minuto).
ed ora assemblo i portelli di apertura/chiusura del carrello di prua con la parte opzionale in fotoincisione della PlusModel:
- Assemblaggio dei carrelli, aggiunta dei dettagli, parti opzionali in resina ( ruote e sprtelli di apertura/chiusura ) lavaggi di finitura:
Per queste parti, procedo con un leggero lavaggio con un prodotto specifico : Vallejo Wash grigio/fango leggero
Prticolare delle ruote in resina della PlusModel lavorate per migliorare l'appoggio e conferire l'effetto "peso":
Una volta assemblati e fissati i carrelli, la sorpresina!
Ooopps!!! Il modello si siede!!:
Causa: il probabile aumento del carico da parte delle numerose parti in resina (flaps, ipersostentatori, propulsore) e fotoincisioni ha finito per spostare il bilancere appesantendo la parte finale del modello. nb: il produttore del set di dettaglio, che coincide neanche a drilo, con quello del kit in esame, non rilscia alcuna nota e/o avvertenza!
Rimedio: controbilanciare e/o compensare il carico eccessivo convogliando nella prua del modello, il necessario peso .
Al lavoro! :
Atto primo: munirsi dei pesi necessari, in questo caso, dal momento che il modello è già stato chiuso, la scelta è quasi obbligata: set di piombini da ricarica ( ne tengo sempre una piccola scorta per queste evenienze)
controlliamo "al volo" di andare nella giusta direzione facendo un semplicissimo test di "appoggio":
come prevedevo, il peso caricato, ha riportato il modello nel giusto assetto, ora dobbiamo capire soltanto come procedere in pratica per convogliare i piccoli pesi nel modello (già chiuso) e cercare di non "perderli per strada" si fa per dire, ma trattandosi di piccolissime sferette, è un attimo fare un bel disastro.
Atto secondo: cercare sulla prua, una parte ove poter praticare un foro dove veicolare dei pesi ( piombini da ricarica a grammatura media/piccola)
Atto terzo : cominciare a pregare......scherzo, procediamo alla necessaria operazione.
Ho terminato la fase di colorazione del modello. Questa galleria fotografica rende l'idea del lavoro complessivo eseguito:
Assemblaggio dei carrelli, dettagli e sostituzione con le parti opzionali.
Ho autocostruito la copia dei fari di atterraggio del carrello di prua con relativa cavetteria.
Per realizzare questi fanalini, mi son servito di "milliput" che è facilmente modellabile e si lascia lavorare con tutta calma ( qualche minuto).
ed ora assemblo i portelli di apertura/chiusura del carrello di prua con la parte opzionale in fotoincisione della PlusModel:
- Assemblaggio dei carrelli, aggiunta dei dettagli, parti opzionali in resina ( ruote e sprtelli di apertura/chiusura ) lavaggi di finitura:
Per queste parti, procedo con un leggero lavaggio con un prodotto specifico : Vallejo Wash grigio/fango leggero
Prticolare delle ruote in resina della PlusModel lavorate per migliorare l'appoggio e conferire l'effetto "peso":
Una volta assemblati e fissati i carrelli, la sorpresina!
Ooopps!!! Il modello si siede!!:
Causa: il probabile aumento del carico da parte delle numerose parti in resina (flaps, ipersostentatori, propulsore) e fotoincisioni ha finito per spostare il bilancere appesantendo la parte finale del modello. nb: il produttore del set di dettaglio, che coincide neanche a drilo, con quello del kit in esame, non rilscia alcuna nota e/o avvertenza!
Rimedio: controbilanciare e/o compensare il carico eccessivo convogliando nella prua del modello, il necessario peso .
Al lavoro! :
Atto primo: munirsi dei pesi necessari, in questo caso, dal momento che il modello è già stato chiuso, la scelta è quasi obbligata: set di piombini da ricarica ( ne tengo sempre una piccola scorta per queste evenienze)
controlliamo "al volo" di andare nella giusta direzione facendo un semplicissimo test di "appoggio":
come prevedevo, il peso caricato, ha riportato il modello nel giusto assetto, ora dobbiamo capire soltanto come procedere in pratica per convogliare i piccoli pesi nel modello (già chiuso) e cercare di non "perderli per strada" si fa per dire, ma trattandosi di piccolissime sferette, è un attimo fare un bel disastro.
Atto secondo: cercare sulla prua, una parte ove poter praticare un foro dove veicolare dei pesi ( piombini da ricarica a grammatura media/piccola)
Atto terzo : cominciare a pregare......scherzo, procediamo alla necessaria operazione.
La bella notizia è che la parte da forare è facilmente praticabile anche se vicina, molto se non troppo vicina, al carrello di prua, dunque massima attenzione, la cattiva notizia, il foro, una volta aperto, potrà certamente far convogliare i pesi a prua ma non trattenerli, a causa dell'assenza genetica di chiusura del vano del carrello.
L'operazione richiede dunque una cura maggiore e l'intervento si preannuncia un poco più complesso:
Cercherò di spiegarlo in poche parole; l'idea è quella di praticare un foro sul modello sufficientemente grande e preciso da poter infilare un piccolo imbuto di carta all'interno del quale, convogliare i piombini.
Prima di questa operazione, sarà necessario far colare nel foro praticato, qualche goccia di cianoacrilato possibilmente in "gel" per creare una zona di aderenza ai piombini i quali, per caduta, andranno dove sarà caduto il gel e lì dovrebbero fermarsi. Tale operazione, dovrà essere ripetuta per tutte le cariche effettuate, in guisa che ogni strato di piombini, trovi aderenza e si fissi per bene.
Sarà inoltre indispensabile, una volta terminata questa fase, sigillare e stuccare la parte a confine con il carrello di prua per scongiurare fuoriuscita di piombini che, anche con il tempo, andrebbe a vanificare l'intervento.
Questo in teoria, ora vediamo in pratica:
Praticato il foro di apertura, arrotoliamo un lembo di carta conferendogli la forma di un piccolo imbuto: lo riempiamo piano, piano ed un poco alla volta con i piombini da ricarica avendo cura, come detto in precedenza, di alternare tra una carica e l'altra, qualche goccia di cianoacrilico in gel per ilfissaggio dei piccoli pesi, credetemi, è assolutamente necessario (provare per credere).
Terminata la procedura di carico e fissaggio dei pesi, inizia quella di chiusura e sigillatura delle parti aperte o comunque soggette a favorire la fuga dei pesi eventualmente vaganti o non fissati.
Dopo aver dato una pennellata di cianoacrilico sullla parte terminale ancora aperta del foro, come una pellicola protettiva, lascio asciugare per una trentina di minuti ed infine, stendo lo stucco Tamya sulle parti interessate:
A questo punto, dopo aver carteggiato e ripulito a dovere le parti stuccate, procedo con estrema cautela a rimuovere residui di stucco o eccessi di colla eventualmente insediatisi tra l'albero del carrello di prua e la base del pozzetto.
Per questa operazione, mi servo dei refils per micro sanders della RB Production, semplicemente fantastici, pratici e utilissimi allo scopo.
Si tratta di un set contenente sei refils ( secondo la necessità) da innesto su classico manico (non compreso) per bisturi. Vengono fornite delle strisce di carta abrasiva in due grammature (fine ed ultrafine) in formato autoadesivo . Ritagliato il lembo necessario, separato il film di protezione, si applica facilmente sul refil scelto per l'operazione ed il gioco è fatto.
Con la particolare forma, sottigliezza e flessibilità, con questi refils, raggiungere posizioni scomode o recessi veramente difficili, diventa un aiuto ed una comodità effettivamente interessante.
Seguendo una tecnica a me personalmente cara e familiare, parlo della MWP (Metal Work Panels), ricavo da un lembo di nastro di alluminio autoadesivo, due piccoli sportelli (cancellati a causa dell'intervento sopra descritto) che andremo ad applicare nella propria sede:
Operazione terminata: risultato ok!
Procedo con gli ultimi dettagli ( colorazione delle eliche e dettagli minori )
Galleria del modello ultimato:
Con queste immagini, termina il Progetto "Warning Star" . Non mi resta che andare dietro l'obiettivo della camera e condividere con voi il risultatorisultato
Prossimamente, sarà pubblicata la galleria fotografica definitiva.
Grazie per l'attenzione e l'interesse mostrato per questo progetto.
Giorgio
L'operazione richiede dunque una cura maggiore e l'intervento si preannuncia un poco più complesso:
Cercherò di spiegarlo in poche parole; l'idea è quella di praticare un foro sul modello sufficientemente grande e preciso da poter infilare un piccolo imbuto di carta all'interno del quale, convogliare i piombini.
Prima di questa operazione, sarà necessario far colare nel foro praticato, qualche goccia di cianoacrilato possibilmente in "gel" per creare una zona di aderenza ai piombini i quali, per caduta, andranno dove sarà caduto il gel e lì dovrebbero fermarsi. Tale operazione, dovrà essere ripetuta per tutte le cariche effettuate, in guisa che ogni strato di piombini, trovi aderenza e si fissi per bene.
Sarà inoltre indispensabile, una volta terminata questa fase, sigillare e stuccare la parte a confine con il carrello di prua per scongiurare fuoriuscita di piombini che, anche con il tempo, andrebbe a vanificare l'intervento.
Questo in teoria, ora vediamo in pratica:
Praticato il foro di apertura, arrotoliamo un lembo di carta conferendogli la forma di un piccolo imbuto: lo riempiamo piano, piano ed un poco alla volta con i piombini da ricarica avendo cura, come detto in precedenza, di alternare tra una carica e l'altra, qualche goccia di cianoacrilico in gel per ilfissaggio dei piccoli pesi, credetemi, è assolutamente necessario (provare per credere).
Terminata la procedura di carico e fissaggio dei pesi, inizia quella di chiusura e sigillatura delle parti aperte o comunque soggette a favorire la fuga dei pesi eventualmente vaganti o non fissati.
Dopo aver dato una pennellata di cianoacrilico sullla parte terminale ancora aperta del foro, come una pellicola protettiva, lascio asciugare per una trentina di minuti ed infine, stendo lo stucco Tamya sulle parti interessate:
A questo punto, dopo aver carteggiato e ripulito a dovere le parti stuccate, procedo con estrema cautela a rimuovere residui di stucco o eccessi di colla eventualmente insediatisi tra l'albero del carrello di prua e la base del pozzetto.
Per questa operazione, mi servo dei refils per micro sanders della RB Production, semplicemente fantastici, pratici e utilissimi allo scopo.
Si tratta di un set contenente sei refils ( secondo la necessità) da innesto su classico manico (non compreso) per bisturi. Vengono fornite delle strisce di carta abrasiva in due grammature (fine ed ultrafine) in formato autoadesivo . Ritagliato il lembo necessario, separato il film di protezione, si applica facilmente sul refil scelto per l'operazione ed il gioco è fatto.
Con la particolare forma, sottigliezza e flessibilità, con questi refils, raggiungere posizioni scomode o recessi veramente difficili, diventa un aiuto ed una comodità effettivamente interessante.
Seguendo una tecnica a me personalmente cara e familiare, parlo della MWP (Metal Work Panels), ricavo da un lembo di nastro di alluminio autoadesivo, due piccoli sportelli (cancellati a causa dell'intervento sopra descritto) che andremo ad applicare nella propria sede:
Operazione terminata: risultato ok!
Procedo con gli ultimi dettagli ( colorazione delle eliche e dettagli minori )
Galleria del modello ultimato:
Con queste immagini, termina il Progetto "Warning Star" . Non mi resta che andare dietro l'obiettivo della camera e condividere con voi il risultatorisultato
Prossimamente, sarà pubblicata la galleria fotografica definitiva.
Grazie per l'attenzione e l'interesse mostrato per questo progetto.
Giorgio
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