Project Saab J35F/J - Hasegawa modelkit scale 1:48 : simply "Draken"
Sab Apr 28, 2012 4:58 pm
Ciao a tutti.
Ecco a voi, un modello al quale mi sento particolarmente affezionato: Il Saab J35F/J, meglio noto come "Draken" giunto alla sua sesta versione la "F" ovvero quella definitiva.
Il termine "Draken" in lingua svedese, ha un duplice significato ovvero quello di "Dragone" oppure di "Aquilone" ma secondo fonti autorevoli ( capo progettista Erik Bratt ), pare che proprio questo secondo significato, sia da riferirsi al caccia in questione giusta la sua particolarissima ed esclusiva conformazione alare "a doppio delta".
Due parole per questo splendido quanto elegante caccia multiruolo devono pure spendersi per completezza di argomento.
Stiamo parlando di un velivolo il cui progetto iniziale risale alla fine degli anni quaranta e l'entrata in servizio, nei primi anni cinquanta.
Per l'epoca, il "Draken", era un caccia molto affidabile dotato delle più sofisticate armi per attacco e difesa, tra le quali primeggia il radar PS-1 (uno dei migliori nel suo tempo) ed un sensore all'infrarosso (Hughes LM-1) sistemato sotto le ali.
Aveva poi in dotazione un cannone ( alla radice dell'ala destra ) e ben undici punti di attacco sotto la fusoliera, per bombe (capacità fino a 1000 Kg) e missili (AIM-26).
Il perchè di questo modello risale ad una motivazione molto semplice quanto sentimentale. E' stato uno dei primi modelli che ho avuto il piacere tanto,tanto tempo fa, di costruire con tecniche e kit sicuramente oggi improponibili per non dire imbarazzanti ma, per me, affascinanti.
Ecco a voi, un modello al quale mi sento particolarmente affezionato: Il Saab J35F/J, meglio noto come "Draken" giunto alla sua sesta versione la "F" ovvero quella definitiva.
Il termine "Draken" in lingua svedese, ha un duplice significato ovvero quello di "Dragone" oppure di "Aquilone" ma secondo fonti autorevoli ( capo progettista Erik Bratt ), pare che proprio questo secondo significato, sia da riferirsi al caccia in questione giusta la sua particolarissima ed esclusiva conformazione alare "a doppio delta".
Due parole per questo splendido quanto elegante caccia multiruolo devono pure spendersi per completezza di argomento.
Stiamo parlando di un velivolo il cui progetto iniziale risale alla fine degli anni quaranta e l'entrata in servizio, nei primi anni cinquanta.
Per l'epoca, il "Draken", era un caccia molto affidabile dotato delle più sofisticate armi per attacco e difesa, tra le quali primeggia il radar PS-1 (uno dei migliori nel suo tempo) ed un sensore all'infrarosso (Hughes LM-1) sistemato sotto le ali.
Aveva poi in dotazione un cannone ( alla radice dell'ala destra ) e ben undici punti di attacco sotto la fusoliera, per bombe (capacità fino a 1000 Kg) e missili (AIM-26).
Il perchè di questo modello risale ad una motivazione molto semplice quanto sentimentale. E' stato uno dei primi modelli che ho avuto il piacere tanto,tanto tempo fa, di costruire con tecniche e kit sicuramente oggi improponibili per non dire imbarazzanti ma, per me, affascinanti.
Per maggiori info & pics visita il sito:www.adventurephotomodels.com
A presto.
aquatarkus10
Esaminiamo il kit e gli aftermarket
Dom Apr 29, 2012 8:40 am
Prima di iniziare questo wip, posto alcuni scatti relativi ai prodotti che verranno usati per la realizzazione del modello.
Cominciamo con il kit Hasegawa :
Il set di dettaglio della AIRES:
Il set di dettaglio BigEd (fotoincisioni Eduard)
Per il momento è tutto. Per maggiori info & dettagli, visita il sito alla pagina dedicata alla Kit gallery del modello.
Cominciamo con il kit Hasegawa :
Il set di dettaglio della AIRES:
Il set di dettaglio BigEd (fotoincisioni Eduard)
Per il momento è tutto. Per maggiori info & dettagli, visita il sito alla pagina dedicata alla Kit gallery del modello.
Update
Mar Mag 22, 2012 11:05 pm
Ciao a tutti.
Eccoci qui finalmente.
Finalmente ho trovato un momento per riordinare gli scatti che documentano il wip di questo forum.
Per prima cosa, metto in evidenza le pannellature del modello con un semplice lavaggio ad olio utilizzando all'uopo l'insostituibile "Nero di Marte".
Eccoci qui finalmente.
Finalmente ho trovato un momento per riordinare gli scatti che documentano il wip di questo forum.
Per prima cosa, metto in evidenza le pannellature del modello con un semplice lavaggio ad olio utilizzando all'uopo l'insostituibile "Nero di Marte".
Questa procedura, come vedremo, mi tornerà utile più avanti sia per ridefinire le pannellature oppure per dettagliare le rivettature mancanti.
Inoltre, la marcatura dei pannelli mi aiuta per esempio, in caso di eventuale rimozione del pannello come in questo caso.
Infatti il set della AIRES prevede tra gli altri, la rimozione del vano copricannone ( solo nel lato destro) per poter inserire il Double wing root mounted 30mm ADEN cannon:
Inoltre, la marcatura dei pannelli mi aiuta per esempio, in caso di eventuale rimozione del pannello come in questo caso.
Infatti il set della AIRES prevede tra gli altri, la rimozione del vano copricannone ( solo nel lato destro) per poter inserire il Double wing root mounted 30mm ADEN cannon:
Ed ecco una comoda slide dell'operazione:
Come dicevo prima, la marcatura dei pannelli ottenuta con il lavaggio ad olio, mi aiuta ad operare la recisione dei pannelli e di intere sezioni come i vani portacarrelli forniti dal completissimo set della AIRES.
Prima di tutto, comincio a recedere le sezioni poste sotto le ali e poi procederò con quella posta a prua.
Prima di tutto, comincio a recedere le sezioni poste sotto le ali e poi procederò con quella posta a prua.
Osserviamo come si presenta il modello senza le modifiche.
Qui si può notare come la marcatura dei pannelli ottenuta dal precedente lavaggio ad olio aiuti a definire con precisione la linea di taglio.
A questo punto, volendo sostituire il pavimento del portacarrelli della Aires in resina ( peraltro già dettagliatissimo ) con quello fornitomi da Eduard in finissimo foglio fotoinciso, procedo ad una veloce verifica degli ingombri e dei recessi al fine di poter inserire i film della Eduard mantenendo però le cavettature laterali riprodotte in resina e sicuramente preferibili a quelle piatte allegate nei set di fotoincisione:
Apportate le debite modifiche, assemblo le parti e le fisso al modello ed ecco come appare ora.
Procediamo con il pozzetto di prua:
Alla prossima e come sempre, restate sintonizzati e buonissimo modellismo a tutti.
Giorgio
Update
Ven Mag 25, 2012 2:17 pm
Salve a tutti.
Ecco un nuovo aggiornamento sul lavoro che sto portando avanti in questo Forum.
Dopo aver modificato i vani dei carrelli sostituendo quelli originali di Hasegawa con quelli forniti dal set della AIRES, a sua volta implementato con i dettagli fotoincisi Eduard, passiamo ora alla modifica della presa d'aria posta sulla coda del Draken.
Per questa semplice operazione, ho provveduto a svuotare ls sede del filtro ( per consentire il futuro inserimento della fotoincisione Eduard ) e carteggiare lievemente per compensare eventuali imperfezioni.
Così si presenta nell'originale:
Così come si presenta ora:
Per il momento, questa operazione può dirsi conclusa rinviando il completo inserimento della griglia in fotoincisione e la relativa documentazione fotografica a tempo debito.
Ora invece, ci occuperemo degli ipersostentatori originali che, vado a sostituire con quelli forniti dalla AIRES e le cui fasi salienti, si possono così documentare fotograficamente:
Ecco un nuovo aggiornamento sul lavoro che sto portando avanti in questo Forum.
Dopo aver modificato i vani dei carrelli sostituendo quelli originali di Hasegawa con quelli forniti dal set della AIRES, a sua volta implementato con i dettagli fotoincisi Eduard, passiamo ora alla modifica della presa d'aria posta sulla coda del Draken.
Per questa semplice operazione, ho provveduto a svuotare ls sede del filtro ( per consentire il futuro inserimento della fotoincisione Eduard ) e carteggiare lievemente per compensare eventuali imperfezioni.
Così si presenta nell'originale:
Così come si presenta ora:
Per il momento, questa operazione può dirsi conclusa rinviando il completo inserimento della griglia in fotoincisione e la relativa documentazione fotografica a tempo debito.
Ora invece, ci occuperemo degli ipersostentatori originali che, vado a sostituire con quelli forniti dalla AIRES e le cui fasi salienti, si possono così documentare fotograficamente:
Come sono in origine nel kit:
Come si presentano nel set AIRES in resina:
Dopo la sezione:
Le differenze nel dettaglio:
Procediamo ora con l'assottigliamento e la regolarizzazione delle parti sezionate:
A questo punto, ci concentriamo su una parte molto importante del progetto: il cockpit
Qui il discorso si presenta un poco più complesso in quanto non solo si vuole sostituire l'originale con il set peraltro stupendo offerto da AIRES ma, stesso discorso visto prima per il vano portacarrelli, apportare maggiori dettagli con il foglio di fotoincisioni superlativo prodotto da Eduard.
Per esperienza dico subito che spesso queste "combine" sono foriere di tanta sofferenza e pena per il malcapitato modellista: state certi che quel che va bene per un prodotto, diventa incompatibile per l'altro.
Dopo aver apportato le necessarie modifiche, procedo all'assemblaggio e pur cercando di mantenere il più possibile integro il set AIRES, ho dovuto asportare (cruscotto) alcune parti (riprodotte in fotoincisione) togliere i "doppioni" ed adattarne altre.
Difficile dire se questa scelta risulti alla fine quella migliore, questi i risultati e come dice la solita frasetta........"una immagine vale più di........."
Ecco come si presenta il set AIRES:
così il foglio fotoinciso di Euard
IN PILLOLE:
A questo punto, comincio a dedicare l'attenzione alla ricostruzione della porzione di propulsore RM6C VOLVO Flygmotor Turbojet (license built Rolls Royce AVON Mk60 +SAAB Afterburner EBK 66.
Per fare questo passaggio, prima di tutto procedo alla sezione della parte che intendo far ispezionare:
Procedo ad operare delle lievi irregolarità per simulare lo stress del metallo. In seguito verranno attenuate con stucco liquido e carteggiate ad acqua.
Prepariamo il propulsore (parte visibile): con un sottile foglio di lamierino, andrò a foderare la porzione di motore fornitami dal set AIRES in resina:
Questo è il set AIRES:
Con un piccolo bruciatore piezo (da cucina) arrovento la corona del postbruciatore fornitami dalla Eduard che andrà a sostituire quella di AIRES in resina.
L'effetto ottenuto con la fiamma è assolutamente appagante ed alquanto realistico. Le sfumature dei colori dati dall'ossidazione e dalla combustione sono effettivamente rilevanti.
A questo punto, dopo aver reso compatibile la corona dell'afterburner AIRES con la protezione in metallo della Eduard ( quella scaldata) comincio ad assemblare il tutto.
Così si presenta la corona AIRES dopo la procedura di compatibilità.
IN PILLOLE:
Per il momento questo è quanto ma voi restate sempre sintonizzati e naturalmente: buonissimo modellismo a tutti!
Giorgio
- OspiteOspite
Re: Project Saab J35F/J - Hasegawa modelkit scale 1:48 : simply "Draken"
Dom Giu 03, 2012 2:15 pm
Ciao Giorgio,
davvero impegnativo questo Draken.
microciccio
davvero impegnativo questo Draken.
microciccio
- OspiteOspite
Re: Project Saab J35F/J - Hasegawa modelkit scale 1:48 : simply "Draken"
Ven Ott 05, 2012 9:53 am
Lavoro sublime come al solito!
anche se il soggetto non è tra i miei preferiti.
Re: Project Saab J35F/J - Hasegawa modelkit scale 1:48 : simply "Draken"
Ven Ott 05, 2012 5:17 pm
Grazie Maurizio.
Ho apprezzato moltissimo il tuo commento. So che è un soggetto molto particolare ma che vuoi, lui riesce ad entusiasmarmi sempre per il ricordo che rappresenta : è stato forse il primo o uno dei primi modelli che ho costruito ( forse sarebbe meglio dire ho messo insieme ) tanti, troppi anni fa.
A presto e come sempre, buonissimo modellismo a tutti
Giorgio
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